Da Il mattino,Con le prime giornate di sole iniziano ad aumentare le presenze di visitatori all'interno del parco naturale Taburno Camposauro. E con le visite arrivano anche i problemi per la zona protetta la cui gestione, se disattenta, rischia di ottenere l'effetto opposto rispetto alle intenzioni, con un territorio imbrattato dal turismo mordi e fuggi che non porta ricchezza ma aumenta i costi per la manutenzione. Le prime indicazioni di quest'anno vanno comunque nel segno di una maggiore attenzione sui binari dell'informazione della prevenzione e della repressione. Già lo scorso anno il Corpo Forestale dello Stato ha elevato diversi verbali, e quest'anno si procederà lungo la stessa linea, con un particolare impegno dei comandi stazione di Solopaca, CAUTANO e Sant'Agata dei Goti. I turisti quindi sono avvertiti: il parco naturale è una zona protetta da vivere con particolare attenzione e rispetto. Le sanzioni peraltro, sono abbastanza severe: a parte il sistema sanzionatorio legato alla legge 33 del 1993 (quella istitutiva dell'ente parco) il regolamento sanzioni amministrative del 2002 prevede ad esempio sanzioni da 100 a 1032 euro per la cattura e/o l'uccisione delle specie animali selvatiche, la raccolta e/o danneggiamento delle specie vegetali selvatiche, la introduzione di specie vegetali o animati in ambiente n aturale che possono alterare l'equilibrio naturale, l'uso di fuochi all'aperto. La introduzione e circolazione di autoveicoli e motoveicoli viene sanzionata da 516 a 1032 euro. Il campeggio e sosta di roulottes ha invece come sanzione da 100 a 516 euro. Viene punito (multe da 50 a 516 euro) lo stesso danneggiamento o comunque il disturbo delle specie animali selvatiche. La tabella che riassume l'elenco delle sanzioni è disponibile presso la sede del parco, a CAUTANO, ma una serie di cartelloni in fase di predisposizione che verranno dislocati sul territorio avvertirà che nel parco si entra anche e soprattutto per amare la natura, e naturalmente ogni trasgressione comporta una corrispondente sanzione. do.za.