Prata

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Nelle descrizioni di Tito Livio infatti si parla di un campo esteso pieno di erbe e di acqua con una via nel mezzo, contornata da monti e con due varchi stretti e profondi,uno all’inizio della valle e uno alla fine. A far cadere la tesi che le Forche siano state tra Arpaia e Arienzo è la mancanza di una seconda gola e l’assenza di un piano che contenga quarantamila militi, poi il tragitto da Caiazzo, dove erano d’istanza le truppe, a Benevento risulta molto tortuoso e lungo.

Contro la tesi che vuole nella piana l’attuale Valle Caudina (forse nome attribuitole erroneamente ) si può notare che i romani, maestri di strategie militari , non si sarebbero mai sognati di passare attraverso o tanto vicino ad una città nemica, come Caudium se la si ritiene Montesarchio, dunque Caudium non si poteva trovare sulla piana delle Forche Caudine o quest’ultime non erano presso Arpaia, altro punto risulta essere l’ampiezza della valle, se Tito Livio ci dice che i romani vi rimasero intrappolati senza poter ne andare avanti ne indietreggiare, l’attuale Valle Caudina è troppo grande e risulta così un campo aperto e allora certamente i romani si sarebbero difesi  o tentato la fuga dato che i sanniti erano appostati sui monti vicini e certamente il tempo per la discesa dai monti l’avrebbe consentito. Poi Tito Livio descrive monti ricchi di vegetazione mentre si può notare che il versante del Taburno è a picco ed esposto ai venti dominanti è quasi del tutto privo di vegetazione. Collegato alla tesi della Valle Caudina un altro punto oscuro sarebbe poi il tragitto della via Appia ( non si può pensare certamente all’attuale nazionale) i romani popolo orgoglioso no l’avrebbero mai fatta passare per un luogo di sconfitta come le Forche Caudine gli stessi storici dicono che essa passasse nelle vicinanze di Caudium e non per essa. C’è poi chi invece sostiene che l’Appia salisse per Cirignano, proseguisse per Apollosa passasse per Benevento per raggiungere Brindisi.

Tornando alle Forche Caudine la tesi che la pianura fosse quella di Prata più essere confermata dalla giusta grandezza,non piccola per 40 mila uomini ma non vasta da permettere uno scontro. Le due gole sarebbero una sopra Frasso,detta Feriole e l’altra sopra Cautano e Tocco detta Serrotola,si può cosi notare anche la brevità del tragitto per arrivare a Benevento, i monti ricchi di vegetazione e non distanti da permettere la fuga ma prossimi da consentire ai romani di udire gli insulti dei sanniti posti alle sommità( M.S.Angelo , M.Cardito e serra del Ceraso).

Prata non contiene nessuna città ma è prossima a Tocco ,la sua dislocazione è certamente meno esposta di Montesarchio ,anzi è del tutto invisibile (vedi foto 3 )sia a chi viene dalla pianura campana sia da Benevento dunque un luogo perfetto e strategico per una città e sicura dalle invasioni , allora si può ipotizzare che Caudium non fosse che Tocco ?!.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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Ultimo aggiornamento: 29-05-07